La medicina nucleare della Itel fa scuola agli arabi
Una delegazione dell’Università di Jeddah ha visitato gli “Ospedali Riuniti” di Foggia, che grazie alla recente convenzione con la Itel, si sono dotati di una Pet/Tac che consente l’individuazione precisa dei tumori neuroendocrini
Lo scorso 3 novembre, il preside della Facoltà di Medicina dell’Università “King Abdulaziz” di Jeddah, Mahmoud Shaheen Al-Ahwal, insieme ai direttori generale e amministrativo Mohammed Najeeb G. Khayat e Ali Amjad, ha visitato il nuovo reparto di Medicina nucleare degli “Ospedali Riuniti” di Foggia per vedere e studiare le soluzioni tecniche adottate, al fine di realizzare un analogo reparto in quella che è l’Università più importante dell’Arabia Saudita.
La visita è strettamente legata alla recente convenzione sottoscritta con la Itel, azienda farmaceutica di Ruvo di Puglia, che ha portato la struttura del capoluogo dauno a far parte di un network internazionale di ricerca e sviluppo di radiofarmaci, dotandola fra l’altro di una Pet/Tac con un nuovo tracciante che consente l’individuazione più precisa e accurata dei tumori neuroendocrini, i cosiddetti Net.
Gli ospiti sono stati accolti dal direttore sanitario Laura Moffa e dal direttore della struttura di Medicina nucleare Sergio Modoni, che li hanno accompagnati nella visita al reparto, sottolineando come l’innovazione tecnologica possa coniugarsi con possibili linee di ricerca nella prospettiva di una collaborazione scientifica.