Seconda linea di produzione e quattro nuove molecole per Itelpharma
Serviranno a diagnosticare anche patologie neurogenerative. Il presidente Diaferia: «Mi dà gioia vedere crescere nell’azienda e con l’azienda i talenti che qui si stanno formando una professionalità solidissima»
Itelpharma è la divisione farmaceutica della Itel di Ruvo. Inaugurata nel 2009, produce e commercializza Fluorodesossiglucosio, medicinale per la diagnostica Pet che deve essere utilizzato nei pazienti entro poche ore dalla sua composizione.
Oggi, un nuovo investimento pari a due milioni di euro, cofinanziato dalla Regione Puglia attraverso fondi comunitari, ha portato al raddoppio della linea di produzione. La seconda linea, insieme alla presenza di un laboratorio interno di microbiologia per il controllo della qualità, fa dell’azienda un’officina radiofarmaceutica unica in Italia.
La prima linea prevede infatti la sterilizzazione finale del prodotto in autoclave, la seconda invece è in asepsi, così da consentire la produzione anche di molecole termolabili. Ciò consentirà dunque la possibilità di ottenere quattro nuovi radiotraccianti: il 18F-SodioFloruro, il 18F-Flutemetamolo, il 18F-Colina e il 18F-Dopa, utili per diagnosticare sia patologie tumorali non sensibili al Fluorodesossiglucosio (18F-FDG), sia patologie di tipo neurodegenerativo, come l’Alzheimer o il Parkinson.
Notevole sarà la ricaduta sul territorio. Oltre ad aver portato a tre nuove assunzioni, la doppia linea consente di differenziare la produzione e di rifornire le Medicine nucleari non solo della Puglia, ma di tutta l’Italia centro-meridionale. Prima di questa “rivoluzione”, per una diagnosi accurata attraverso queste molecole era necessario andare al nord.
Nel 2015, la divisione Itelpharma ha prodotto un fatturato di 2,8 milioni di euro. Nel prossimo futuro, alla luce di queste innovazioni, le previsioni prospettano un incremento pari al 25%. «Il traguardo odierno è l’esito coerente dell’impegno di questi sette anni di attività, e ci dà ragione della corretta visione con cui fin dal 2007 abbiamo progettato lo stabilimento di Itelpharma e soprattutto dell’investimento fatto in risorse umane. Da imprenditore mi dà gioia vedere crescere nell’azienda e con l’azienda i talenti che qui si stanno formando una professionalità solidissima. Il futuro per noi e forse per l’intero meridione è una strada obbligata: per sopravvivere dobbiamo crescere sempre più in conoscenza e competenze, saper cogliere le sfide che ci si presentano e adoperarci per essere protagonisti del futuro», ha commentato il presidente della Itel Leonardo Diaferia.
La presenza di un’officina farmaceutica non rappresenta però solo la possibilità di approvvigionamento di medicinali teragnostici all’avanguardia, ma si traduce anche in occasione di formazione professionale per gli addetti ai lavori. Il prossimo 4 novembre infatti, proprio nella sede ruvese, sotto la direzione scientifica del professor Orazio Schillaci dell’Università Tor Vergata di Roma, si terrà un convegno medico-scientifico gratuito dal titolo “Nuove prospettive dell’Imaging molecolare”, che vedrà avvicendarsi relatori provenienti da tutta Europa e dagli Stati Uniti. L’evento è patrocinato dall’Ordine dei medici e degli odontoiatri della provincia di Bari e dall’associazione nazionale di Medicina nucleare (Aimn).
Il tema è il ruolo delle tecniche di imaging, che sempre di più permettono il monitoraggio delle alterazioni molecolari e funzionali che precedono la comparsa dei sintomi e dei danni morfologici, con focus sui tumori neuroendocrini (i cosiddetti Net) e sulle malattie neurodegenerative. Su entrambe queste patologie, osserva il professor Schillaci, «l’imaging molecolare medico nucleare, e la Pet in particolare, rivestono oggi un ruolo clinico determinante, con prospettive di ulteriori significativi sviluppi futuri. Questo appuntamento rappresenta un’utile opportunità di aggiornamento e di dibattito per la comunità medico-scientifica».